venerdì 1 ottobre 2010

Montreal o dott Morgue? Diritti o doveri ?



Montreal o dott Morgue? Diritti o doveri?

Scrivo sul mio blog due riflessioni al momento personali. Le scrivo per dare degli spunti di riflessione a un ambiente in cui certe cose stanno degenerando, soprattutto se si parla di diritti e mai di doveri.

Cronaca di Topolinia è una piccola realtà editoriale, piccola di dimensioni ma per quanto concerne le sue produzioni fumettistiche, di grande qualità.

All’interno vi sono approdati nomi che oggi possiamo tranquillamente definire di grande spessore a livello artistico, pochi se ne ricordano, pochi inseriscono nei loro curricula di aver esordito sulle pagine degli albi di Cronaca di Topolinia ( quelli che invece lo fanno li ringrazio per la correttezza… ), quasi mai è stato dato dalla stampa specializzata il giusto riconoscimento al lavoro del sottoscritto e dei suoi collaboratori. Questa è una cosa che ancora oggi mi rende triste, non per me, ma per il lavoro di tanti giovani autori italiani, il cui talento non ha nulla da invidiare a quello di chi lavora in case editrici più blasonate ( italiane ed estere ) dove molte volte “apparentemente” la qualità è superiore.


Un esempio eclatante è dato dall’annuario di Fumo di China dove non siamo mai citati, quasi non esistessimo. Per fortuna che c’è il pubblico, il nostro pubblico, il quale non sarà formato da centinaia di migliaia di appassionati, ma è un pubblico attento ai prodotti di qualità e ci segue fedelmente. Grazie a tutti.

Non sono di quelli che pensa di essere arrivato, anzi c’è ancora molto da migliorare, ma il problema principale in questo momento sono i nuovi collaboratori, i giovani che spesso pretendono ( giustamente! )un compenso adeguato al loro lavoro, ma poi quando è il momento di realizzare il lavoro se la prendono comoda, ti lasciano il lavoro a metà ( non tutti per fortuna, ma molti si!! ), l’aria da caccia alle streghe nei confronti degli Editori che alberga in certi forum o blog, le discussioni sul pagamento agli autori che rischiano di creare più problemi di quelli che ci sono in realtà.

A questo proposito mi permetto di esprimere la mia opinione: GLI AUTORI VANNO PAGATI!! Il quanto dipende da una miriade di fattori, ma assolutamente vanno pagati e a questo proposito posso tranquillamente che chi ha collaborato con il sottoscritto ha sempre ricevuto una retribuzione, magari minima, ma l’ha ricevuta. Poi, però, iniziano i doveri come la puntualità nelle consegne ( che a molti giovani sembra un concetto astruso, quasi ostrogoto), la collaborazione allo stand, un lavoro di qualità all'altezza delle potenzialità dell'autore in questione ecc. e potrei continuare.

Ma nel nostro meraviglioso mondo fumettistico, ci sono anche doveri morali? E’ solo un problema di mercato e di soldi? A mio avviso si. Ci deve essere riconoscenza ed espressa in modo tangibile! La vita per me va oltre il semplice profitto economico...chi mi conosce lo sa bene ( altrimenti importerei qualche manga di successo, un paiuo di albi francesi di autori noti, spenderei la metà e ne venderei il doppio, ma poi i nostri giovani talenti avrebbero molte possibilità in meno di esordire e dimostrare il loro talento). Qualcuno mi apprezza e si comporta di conseguenza, qualcuno mi usa finchè gli servo ecc. ma poi "tutti i nodi verranno al pettine....
" è solo questione di tempo.


Riguardo a Montreal o dott Morgue come volete chiamarlo, ho delle grosse perplessità in proposito. Non basta cambiare il nome a un personaggio perché chi lo abbia pubblicato non detenga più nessun diritto. Dopo di che esistono, gli accordi tra le parti, dei doveri morali, e la possibilità di confrontarsi in futuro.

Al pubblico degli appassionati chiedo di confronatarli, sostenerli entrambi, sono stati creati da un gruppo di autori validissimi, cresciuti alla "famosa" scuola di Cronaca di Topolinia. Autori scoperti da uno tra i migliori scopritore di talenti che esistano in Italia, il sottoscritto ( Boom!!!!!!!!!! E chi ne ha più ne metta, aspetto la lapidazione...)

Ho letto da qualche parte che un’associazione culturale non ha capacità giuridica, non può fare contratti ecc. Non mi risulta, né a me né al mio legale. Dopodichè ora L’associazione ha registrazioni, partita iva ecc. ma non è questo il punto, riparto da un’altra angolazione e vi invito a rileggervi il titolo.. per chi vuol capire ha un significato preciso.


A lucca poi troverete il n. o di Dottor Morgue, sinceramente non vedo l'ora di vederlo per fare le mie valutazioni definitive, e ovviamente troverete il n. 1 di Montreal ( a cui doveva, seguire e sottolineo il "doveva" visto che non uscirà, almeno per il momento per volontà delle autrici, non certo del sottoscritto, un volume cartonato )
Metteteli a confronto e venite a scoprire ( per chi ancora non la conoscesse ) la qualità dei lavori della nostra piccola ma combattiva, realtà editoriale. Il Tao



Ora smetto, è tardi, è stata una serata bellissima, abbiamo inaugurato la nostra prima mostra: “Il western tra il serio e il faceto” ed è andata benissimo tra qualche giorno troverete le foto sul n/s sito http://www.cronacaditopolinia.it/

Nessun commento: