venerdì 22 ottobre 2010

la riunione/convention degli autori a Lucca comics











Se riuscirò vi parteciperò. Bisognerà vedere anche gli impegni allo stand, ma cercherò in tutti i modi di parteciparvi. Non sarà una riunione/assemblea/incontro ( chiamatela come volete ) tanto tranquilla, e il sottoscritto ha voglia di dire la sua. Anzi la anticipo qui: " Non è che tutto questo "can can" porterà a una riduzione di possibilità di lavoro per molti autori?"




Nessuno si mette "In casa" dei rompiscatole.




Vi invito a rifletterci su.








Sembra ( vista dalla parte dell'Editore ) che oltre a a pretendere una giusta retribuzione, un minimo salariale ci sta tutto, qualcuno voglia fomentare odio, rancori, diatribe ecc.








Secondo me qualcuno gioca sporco con tutta questa storia dei diritti ecc. e non mi sembra che nessuno parli mai di doveri dei cosidetti "Autori"...








La domanda poi sorge spontanea: " Ma quando un soggetto si può considerare autore?




A mio avviso quando dimostra una certa professionalità.........che si traduce nel rispetto degli impegni presi, una qualità non "solo accettabile" del lavoro ecc.








La discussione è iniziata... o no?

4 commenti:

Mattia Bulgarelli (K. Duval) ha detto...

E quando un soggetto si può considerare "editore"?

il tao ha detto...

Non rispondo a questa domanda, NON NE HO BISOGNO. I fatti, la storia, parlano da se.

La domanda è un'altra: se un soggetto scrive una storia che un fantomatico ed ingenuo editore pubblica, si rivela un flop pauroso come nel caso di Tempus Manet, che tipo di autore è il soggetto in questione?

Comunque la colpa è del fantomatico Editore che dovrebbe smetterla di dare lavoro a chi non se lo merita per incoraggiare esordienti che magari sono leggermente raccomandati.
MEA CULPA. MEA GRANDISSIMA CULPA.

Mattia Bulgarelli (K. Duval) ha detto...

QUALCUNO ha la coda di paglia, a quanto pare.
Vuoi buttarla sul personale? Facciamolo.

Tempus Manet?

Stai parlando di quello che NON è stato esposto a Lucca per un giorno e mezzo di fiera solo perché gli autori non si sono pagati a spese loro un giorno in più in albergo?

Quello che, a quella Lucca, poi è stato esposto in un angolino (ho le foto) con poche copie e poi non se n'è più fatto nulla?

Quello in cui mi hai imposto il disegnatore?

Quello per cui mi sono sbarbato Castelmassa (RO) - Milano andata e ritorno a spese mie per venirlo a promuovere il giorno dell'uscita in una fiera tutto sommato minore?

Spendendo più di quello che ho preso per la sceneggiatura solo di benzina, aggiungerei. Questo non è "offrire lavoro".

All'epoca, comunque, CdT non era una casa editrice, ma un'Associazione Culturale.

Adesso mi devi dire da chi sarei stato "raccomandato" e dove non ho fatto il mio dovere di autore, perché lo sceneggiatore SCRIVE (e ho consegnato un mese prima della scadenza accordata col disegnatore), l'autore DISEGNA, l'editore fa la PROMOZIONE.

Ti dò ragione sul fatto che la storia ed i fatti parlino da sé.

Poi bisogna vedere chi ha qualcosa da perdere quando si toglie il coperchio dalla pentola e si racconta TUTTA la storia.

il tao ha detto...

Io non ho nessun problema. Con nessuno e visto che le frecciatine non mi piacciono.... Beh..gestire un progetto non è semplice, ma c'è chi ci riesce, questo non è andato. punto

Dopodichè bisogna anche saper investire su se stessi: se al primo progetto, alla prima pubblicazione col sottoscritto, qualcuno pensa che debba avere il tutto rimborsato come chi lavora con il sottoscritto da anni e da certe garanzie di qualità e quantità, compresa una certa presenza allo stand, beh quelle persone sono su una strada sbagliata.
La gavetta la fanno tutti.

Dopodichè caro Mattia io ricordo tante cose che non mi sono piaciutedel tuo modo di fare, evito di fare l'elenco, non è questa la sede.
Forse un giorno ci chiariremo di persona.

Le persone, come dico sempre, o si incontrano subito o non si incontreranno mai, probabilmente noi non ci siamo mai incontrati e ci siamo trattati di conseguenza.

Saluti... e buona fortuna per il futuro.